COMUNICATO STAMPA
MICROCOLLECTION
Semina d’arte su commissione:
Divine Pine, 2014 di Mirjam Wanner
Fungo, 2012 di Stefano Venezia
Tree, 2009 di Ai Weiwei
a cura di Valentina Colella
AIR*M 3° edizione – Introdacqua AQ
31 luglio / 8 agosto 2021
In occasione della terza edizione di AIR*M, artist in residency – Mountain, Elisa Bollazzi, direttrice di MicroCollection, propone il progetto di Semina d’arte IN e OUT, inviando alla stimata artista Valentina Colella un kit con la suddetta selezione di frammenti di opere d’arte contemporanea della sua collezione, sicura che Valentina e gli artisti in residenza effettueranno con dedizione questa Semina d’arte su commissione in un’area verde sul monte Genzana, nel comune di Introdacqua (AQ), a 1649 mt.
Questa Semina d’arte su commissione, la prima a un’altitudine simile, garantirà all’area prescelta un sano humus artistico – colturale, contribuendo a nutrire la creatività preesistente.
Queste Semine d’arte si basano sulla collaborazione e la fiducia grazie al prezioso contributo di quella fitta rete di amicizie coltivate negli intensi anni di attività nel mondo intero da Elisa Bollazzi.
Nella contemplazione di opere d’arte in divenire, il pubblico casuale potrà così sperimentare un’attesa benefica che stimola la creatività e dà vita a suggestioni. Si viene così a creare uno spazio sociale di confronto e discussione nel tempo dell’attesa come spazio del pensiero e di ricerca. L’intervento di Elisa Bollazzi, sia espositivo che teorico, si interroga sul rapporto che sussiste tra materiale e immateriale, presenza e assenza, all’interno della sua ormai trentennale ricerca.
Per l’occasione Elisa Bollazzi lancia un appello agli artisti in residenza e alla loro rete di amicizie e li ringrazia anticipatamente, invitandoli a donare frammenti delle loro opere o di altri artisti contribuendo così ad arricchire MicroCollection.
MICROCOLLECTION
Semina d’arte su commissione:
Divine Pine, 2014 di Mirjam Wanner
Fungo, 2012 di Stefano Venezia
Tree, 2009 di Ai Weiwei
a cura di Valentina Colella
AIR*M 3° edizione – Introdacqua AQ
31 luglio / 8 agosto 2021
In occasione della terza edizione di AIR*M, artist in residency – Mountain, Elisa Bollazzi, direttrice di MicroCollection, propone il progetto di Semina d’arte IN e OUT, inviando alla stimata artista Valentina Colella un kit con la suddetta selezione di frammenti di opere d’arte contemporanea della sua collezione, sicura che Valentina e gli artisti in residenza effettueranno con dedizione questa Semina d’arte su commissione in un’area verde sul monte Genzana, nel comune di Introdacqua (AQ), a 1649 mt.
Questa Semina d’arte su commissione, la prima a un’altitudine simile, garantirà all’area prescelta un sano humus artistico – colturale, contribuendo a nutrire la creatività preesistente.
Queste Semine d’arte si basano sulla collaborazione e la fiducia grazie al prezioso contributo di quella fitta rete di amicizie coltivate negli intensi anni di attività nel mondo intero da Elisa Bollazzi.
Nella contemplazione di opere d’arte in divenire, il pubblico casuale potrà così sperimentare un’attesa benefica che stimola la creatività e dà vita a suggestioni. Si viene così a creare uno spazio sociale di confronto e discussione nel tempo dell’attesa come spazio del pensiero e di ricerca. L’intervento di Elisa Bollazzi, sia espositivo che teorico, si interroga sul rapporto che sussiste tra materiale e immateriale, presenza e assenza, all’interno della sua ormai trentennale ricerca.
Per l’occasione Elisa Bollazzi lancia un appello agli artisti in residenza e alla loro rete di amicizie e li ringrazia anticipatamente, invitandoli a donare frammenti delle loro opere o di altri artisti contribuendo così ad arricchire MicroCollection.
Il Museo Microcollection nasce il 24 maggio 1990 quando la sua Direttrice Elisa Bollazzi in visita al Padiglione Inglese della Biennale di Venezia, quasi per caso, raccoglie alcuni frammenti di una meravigliosa opera di Anish Kapoor, finiti accidentalmente sul pavimento. Queste microparticelle, dimenticate dai più, rappresentano l’intuizione di una nuova forma di creazione e l’inizio di un diverso modo di muoversi nei circuiti internazionali dell’arte alla ricerca di altre micro-acquisizioni che verrebbero altrimenti distrutte. Microcollection conta ormai molte centinaia di frammenti, acquisiti da opere d’arte contemporanea, sottratti all’oblio grazie alla Bollazzi e ai suoi numerosi collaboratori spontanei che dal 1990 collaborano fedelmente con il Museo. Montati su comuni vetrini da laboratorio, i frammenti, visibili a microscopio, costituiscono ormai un patrimonio di notevole valore artistico-culturale.
AUTO INTERVISTA
Elisa Bollazzi intervista MicroCollection
Elisa Bollazzi: Ci può raccontare come e quando è nata Microcollection?
MicroCollection: MicroCollection nasce il 24 maggio 1990 quando, in visita al Padiglione Inglese della Biennale di Venezia, ho raccolto quasi per caso alcuni frammenti di una meravigliosa opera di Anish Kapoor, finiti accidentalmente sul pavimento. Queste microparticelle, dimenticate dai più, hanno rappresentato una vera e propria svolta, l’intuizione di una nuova forma di creazione e l’inizio di un diverso modo di muovermi nei circuiti dell’arte italiani ed internazionali, alla ricerca di altre microacquisizioni da sottrarre all’oblio.
EB: Quanti frammenti possiede ora MicroCollection?
M: Circa un migliaio, grazie alla mia perseveranza e al prezioso aiuto di artisti, collezionisti, amici che spontaneamente mi inviano microparticelle d’arte da tutto il mondo.
EB: Come utilizza queste acquisizioni e donazioni?
M: Archiviati e montati su comuni vetrini da laboratorio, i frammenti sono visibili a microscopio durante Cabinet de Regard itineranti in cui gli spettatori vedono l’invisibile e assaporano la vera essenza dell’arte. Dal 1990 sono state esposte le principali tendenze della storia dell’arte contemporanea durante speciali Cabinet de regard in Italia e all’estero: Esperienze Concettuali, L’Arte Italiana del secondo ‘900, Anish Kapoor, Lucio Fontana, MicroItalics, etc..
EB: Un modo leggero di veicolare l’arte, quindi!
M: Certamente e anche un modo per aiutare il pubblico a percepire l’invisibile, l’immateriale e a diventare consapevole della libertà creativa, non solo attraverso la diretta visione dei frammenti della collezione, ma anche tramite il racconto, la memoria e la suggestione che questi stimolano nell’immaginario collettivo.
EB: Mi può elencare alcuni artisti e movimenti artistici della collezione?
M: Fluxus, Pop Art, Minimal Art, Conceptual Art, Arte Povera, Burri, Fontana, Gilardi, Mondino, Penone, Paolini, Beuys, Buren, Tony Cragg, Richard Long, etc. MicroCollection costituisce un patrimonio di grande valore artistico-culturale.
EB: Ci parli delle sue Semine d’arte.
M: Nel 2008 ho avuto un’intuizione improvvisa, dando vita a un nuovo progetto: la creazione di spazi verdi seminati e coltivati ad arte con preziosi frammenti di opere i cui titoli ne mostrano il criterio di selezione utilizzato: L’albero di 3 metri di Giuseppe Penone, Angurie di Piero Gilardi, Garden di Paul McCarthy, Phosphorescentes Yellow Roses di Jeanne Silverthorne, etc..
EB: Dove?
M: A Bolzano, Milano, Torino, Basilea, Parigi, Atene, Berlino, in Australia, negli Stati Uniti, in Asia, etc..
EB: Qual è il collegamento tra la raccolta e la semina di frammenti di opere d’arte?
M: Le semine d’arte focalizzano l’aspetto di un’attesa benefica che stimola la creatività nella contemplazione di un’area verde di opere d’arte in divenire e amplia i confini dell’arte.
EB: Un ultimo pensiero.
M: “Gli artisti non creano oggetti. Gli artisti creano mitologie. “(Anish Kapoor)
Elisa Bollazzi intervista MicroCollection
Elisa Bollazzi: Ci può raccontare come e quando è nata Microcollection?
MicroCollection: MicroCollection nasce il 24 maggio 1990 quando, in visita al Padiglione Inglese della Biennale di Venezia, ho raccolto quasi per caso alcuni frammenti di una meravigliosa opera di Anish Kapoor, finiti accidentalmente sul pavimento. Queste microparticelle, dimenticate dai più, hanno rappresentato una vera e propria svolta, l’intuizione di una nuova forma di creazione e l’inizio di un diverso modo di muovermi nei circuiti dell’arte italiani ed internazionali, alla ricerca di altre microacquisizioni da sottrarre all’oblio.
EB: Quanti frammenti possiede ora MicroCollection?
M: Circa un migliaio, grazie alla mia perseveranza e al prezioso aiuto di artisti, collezionisti, amici che spontaneamente mi inviano microparticelle d’arte da tutto il mondo.
EB: Come utilizza queste acquisizioni e donazioni?
M: Archiviati e montati su comuni vetrini da laboratorio, i frammenti sono visibili a microscopio durante Cabinet de Regard itineranti in cui gli spettatori vedono l’invisibile e assaporano la vera essenza dell’arte. Dal 1990 sono state esposte le principali tendenze della storia dell’arte contemporanea durante speciali Cabinet de regard in Italia e all’estero: Esperienze Concettuali, L’Arte Italiana del secondo ‘900, Anish Kapoor, Lucio Fontana, MicroItalics, etc..
EB: Un modo leggero di veicolare l’arte, quindi!
M: Certamente e anche un modo per aiutare il pubblico a percepire l’invisibile, l’immateriale e a diventare consapevole della libertà creativa, non solo attraverso la diretta visione dei frammenti della collezione, ma anche tramite il racconto, la memoria e la suggestione che questi stimolano nell’immaginario collettivo.
EB: Mi può elencare alcuni artisti e movimenti artistici della collezione?
M: Fluxus, Pop Art, Minimal Art, Conceptual Art, Arte Povera, Burri, Fontana, Gilardi, Mondino, Penone, Paolini, Beuys, Buren, Tony Cragg, Richard Long, etc. MicroCollection costituisce un patrimonio di grande valore artistico-culturale.
EB: Ci parli delle sue Semine d’arte.
M: Nel 2008 ho avuto un’intuizione improvvisa, dando vita a un nuovo progetto: la creazione di spazi verdi seminati e coltivati ad arte con preziosi frammenti di opere i cui titoli ne mostrano il criterio di selezione utilizzato: L’albero di 3 metri di Giuseppe Penone, Angurie di Piero Gilardi, Garden di Paul McCarthy, Phosphorescentes Yellow Roses di Jeanne Silverthorne, etc..
EB: Dove?
M: A Bolzano, Milano, Torino, Basilea, Parigi, Atene, Berlino, in Australia, negli Stati Uniti, in Asia, etc..
EB: Qual è il collegamento tra la raccolta e la semina di frammenti di opere d’arte?
M: Le semine d’arte focalizzano l’aspetto di un’attesa benefica che stimola la creatività nella contemplazione di un’area verde di opere d’arte in divenire e amplia i confini dell’arte.
EB: Un ultimo pensiero.
M: “Gli artisti non creano oggetti. Gli artisti creano mitologie. “(Anish Kapoor)
Info
Microcollection
Direttore e Conservatore Elisa Bollazzi
collaboratori esterni:grazie alla disponibilità del professore Sebastiano Nicosia, vice preside del Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Gallarate (VA),Microcollection si avvale della collaborazione con la professoressa Anna Fedele, docente di Scienze e con Elio Tagliaferro, assistente tecnico area scienze del liceo per fotografare al microscopio i frammenti della collezione.
Contatti
Telefono + 39 347 9253261
Email [email protected]
Microcollection
Direttore e Conservatore Elisa Bollazzi
collaboratori esterni:grazie alla disponibilità del professore Sebastiano Nicosia, vice preside del Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Gallarate (VA),Microcollection si avvale della collaborazione con la professoressa Anna Fedele, docente di Scienze e con Elio Tagliaferro, assistente tecnico area scienze del liceo per fotografare al microscopio i frammenti della collezione.
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